PARTITE IVA, ESONERO CONTRIBUTI 2021
Esonero contributi 2021 A confermarlo è il messaggio INPS n. 2761 del 29 luglio 2021
l’INPS con il messaggio diramato il 29 luglio proroga al 30 settembre 2021 la scadenza delle domande per l’esonero contributivo.
REGOLE PER PRESENTARE DOMANDA
L’esonero dei contributi è riconosciuto ai lavoratori autonomi e ai professionisti, anche iscritti a Casse di previdenza di categoria, nel caso di riduzione di fatturato o corrispettivi nel 2020 pari almeno al 33 per cento rispetto all’anno precedente, e a patto di nn superare i 50.000 euro di reddito per il 2019.
Sono esonerati dalla verifica circa i requisiti relativi al calo di fatturato i titolari di partita IVA non attivi nel 2019, che quindi hanno avviato l’attività nel corso del 2020.
Tra i requisiti per beneficiare dell’esonero contributivo, il testo del decreto prevede la regolarità contributiva.
Sulla regolarità contributiva, novità sono previste dalla legge di conversione del decreto Sostegni bis:
- non bisognerà richiedere il DURC Online, ma sarà l’INPS o la cassa di riferimento ad effettuare la verifica d’ufficio, dal 1° novembre 2021.
- Tra le novità, viene inoltre consentito di regolarizzare eventuali violazioni entro il 31 ottobre 2021. I versamentieffettuati entro tale data saranno considerati utili ai fini della regolarità contributiva.
L’ESONERO CONTRIBUTIVO PER IL 2021 È RICONOSCIUTO A:
- lavoratori iscritti alle gestioni speciali dell’AGO – gestioni autonome speciali degli artigiani e dei commercianti, dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri
- lavoratori iscritti alla Gestione separata, compresi i lavoratori soci di società e i professionisti componenti di studio associato;
- professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza;
- medici, infermieri e altri professionisti e operatori di cui alla legge n. 3 dell’11 gennaio 2018, già collocati in quiescenza, titolari di incarichi di lavoro autonomo o collaborazione per l’emergenza Covid-19.
I BENEFICIARI DELL’ESONERO CONTRIBUTIVO DEVONO POSSEDERE I SEGUENTI REQUISITI:
- calo di fatturato o corrispettivi nel 2020 non inferiore al 33 per cento rispetto al 2019;
- reddito complessivo di lavoro o derivante dall’attività che comporta l’iscrizione alla gestione non superiore a 50.000 euro
L’importo dell’esonero, il limite è fissato a 3.000 euro annui.